TOAFF: WOJTYLA, ERA GRANDE UOMO, SPIRITO ONESTO, LEALE E LIBERO



(AGI) - CdV - Papa Wojtyla era "un grande uomo, uno spirito onesto, leale e libero. Un uomo di Dio, la cui santita', secondo i parametri della Chiesa Cattolica, e' chiara al mondo intero". Lo afferma l'ex rabbino capo di Roma in un'intervista al sito cattolico "papanews.it". Toaff racconta nell'intervista le circostanze nelle quali e' nata la sua grande amicizia con Giovanni Paolo II. Conobbi il Papa, racconta, "per puro caso: io mi ammalai e fui ricoverato al Gemelli. In quello stesso periodo e nel medesimo ospedale era ricoverato anche il Papa. Fu cosi' che espressi ai miei collaboratori la volonta' di visitarlo, e mi fu risposto che bisognava fare richiesta a chi si prendeva cura del Papa. Inizialmente mi dissero di no, poi, inspiegabilmente, un Vescovo mi informo' che il Papa intendeva ricevermi. Allora andai nel suo reparto, entrai nella sua camera e con mia grande sorpresa mi si getto' al collo, mi abbraccio' come un fratello e volle pregare con me. Da allora inizio' una grandissima amicizia, indipendentemente dalle diverse credenze religiose". In effetti, l'ex rabbino capo di Roma e' stato poi l'unico ad essere nominato nel testamento spirituale oltre al cardinal Stanislao Dziwisz che per 40 anni era stato il suo segretario. Ricordando poi la storica visita di Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma, nel 1986, l'ex rabbino capo sottolinea che lui e il Papa erano "palesemente concordi sul fatto che fosse piu' serio valorizzare cio' che ci univa rispetto a quanto ci divideva. Ovviamente - conclude - le divergenze esistono ancora oggi e non possono essere negate, ma con Giovanni Paolo II molto e' cambiato positivamente sul fronte del dialogo".

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